Contaminazioni

Contaminazioni

Produzione 2024

Nel poema delle sue peripezie Odisseo è inizialmente polytropos, termine ricco di suggestioni, che può significare “dai molti modi”, “dalle molte direzioni”, “dalle molte dimensioni”, “dai molti cammini”, avvicinabile quindi più a polyplankhtos (errabondo, ramingo), e la sorprendente facilità con cui nelle sue peregrinazioni si trova di fronte a situazioni assolutamente fuori dall’ordinario, ci dice di una agilità psichica che ha conosciuto ed esperito abbastanza del suo inconscio personale, cominciano a farglisi incontro ora, nuove immagini, nuove figure, accomunate dal carattere numinoso, assoluto, magico. Concedendo spazio all’interiorità e alla fantasia, in “Contaminazioni”

Paola Alviano Glaviano, artista in perenne ricerca ed elaborazione, ci conduce in un viaggio seduttivo attraverso i miti, con cui i popoli connotavano la realtà, ed essendo la fluidità loro caratteristica, l’artista interviene altrettanto fluida quanto incisiva sull’immagine simbolica della tessitura, posta su cartone destinato al macero: trama e ordito che senza fine si penetrano e si legano, in un gioco leggero, raffinato, a volte ironico, tributando attenzione alla Pop Art, in una tensione che non viene scaricata nell’atto, ma al contrario è mantenuta viva dal rispetto di una certa distanza e impiegata per condurre lo spettatore, attraverso i suoi interventi pittorici e grafici su fotografie , utilizzando dal bitume all’olio, alle sue opere , ai suoi dieci “ritratti” finemente elaborati, scegliendo come sfondi archeologia industriale, manti di sampietrini, carta da parati e murales, e come accade all’arte, che narra narrandosi, questi ci raccontano l’oggetto e la sua forma stilistica. Le diverse interpretazioni delle figure definibili neo figurativismo, si diffondono con un carattere non solo illustrativo o decorativo, ma in una sintesi moderna e integrata, di contaminazioni e neo figurativismo, dove il classico è attualizzato, con eleganza e garbo.

Un viaggio attraverso un universo così straordinariamente ricco e diversificato, che questa mostra propone, consente di cogliere i tratti più caratteristici di singoli segmenti della tradizione figurativa, nonché il rispecchiamento della propria ricerca esistenziale tra poesia e storia. Una pittura quella di Paola Alviano Glaviano, che espande il soggetto, che enfatizza, che decora, che solca, che puntualizza, che abbellisce o imbruttisce perché desidera spostare i confini verso qualcosa di inaspettato. Ed è nella convivenza di pittura e fotografia che l’immagine vive.

Cura: Maria Rita Bassano Ferretti
by Mood-Art Ass.Culturale – rbassano@libero.it – info: 3343630727

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